Alibabà del 08 Ottobre 1997

INTERNET

 

Suoni e parole della ragnatela indipendente

PIERANGELO ROSATI (HOBO) -

L'APPROCCIO della sinistra non istituzionale alle tecnologie della comunicazione digitale, ed in particolare ad Internet, non è stato né facile, né immediato. La resistenza all'uso di tecnologie legate al nuovo modo di produzione del capitale, il concetto di non-neutralità della scienza, il timore dello spostamento del dibattito politico su un piano puramente virtuale, hanno rallentato e a volte ostacolato l'appropriazione di questo strumento da parte di ampi settori della sinistra antagonista.

Molte diffidenze e riserve sono state sciolte grazie all'Ezln, che ha segnato la strada oltre le piste battute pionieristicamente dai primi collettivi di lavoro sulla comunicazione, consolidando e allargando l'utilizzo di Internet come mezzo insostituibile per la cooperazione a distanza. "Noi abbiamo una scelta: possiamo assumere un atteggiamento cinico verso i media, dire che nulla può essere fatto contro il potere del dollaro che si riproduce in immagini, parole, comunicazione digitale e sistemi di computer che ci invadono non con la forza, ma con un modo di vedere il mondo, come loro pensano che il mondo debba essere visto. Possiamo dire, bene, è così e non possiamo farci niente. O possiamo semplicemente assumere un atteggiamento di incredulità: possiamo dire che ogni comunicazione fornita da questo monopolio dei media è una totale menzogna. Possiamo ignorarli, dire che non ci interessa e continuare la nostra vita domestica. Ma c'è una terza possibilità che non è né il conformarsi, né lo scetticismo e nemmeno il diffidare: quella di costruire un senso differente per avere una visione del mondo critica e far sì che ci si interessi alla verità, a ciò che realmente succede alla gente in ogni angolo del pianeta", ha dichiarato il Subcomandante Marcos in un videomessaggio inviato alla Conferenza sui Media Indipendenti svoltasi a New York il 31 gennaio scorso.

I risultati conseguiti dalla rete di sostegno agli zapatisti hanno convinto anche i più restii che l'attivismo in rete può travalicare i confini del semplice scambio di informazioni.

Centri sociali, realtà dell'autorganizzazione, associazioni e gruppi di vario impegno generale o specifico, hanno ormai assunto il dato che Internet può essere, oltre a un territorio in cui stabilire la propria presenza e da cui far emergere la propria visibilità, anche un ottimo strumento di lavoro comune. Dalle timide sperimentazioni dei primi anni '90, la rete degli attivisti è cresciuta ed è maturata anche nella professionalità. In molti paesi sono sorte strutture molto efficienti che sono state in grado di fornire connettività, servizi ed esperienza tecnica alle varie componenti dei movimenti locali.

In Italia, Isole nella Rete (http://www.ecn.org) rappresenta la realizzazione di un progetto iniziato già nel 1991 con l'European Counter Network, "una zona autonoma, un luogo di visibilità, di relazione e di possibile ricomposizione per quei soggetti che i profondi mutamenti della nostra società in questi anni hanno frammentato e disperso". In quest'ultimo anno, Isole nella Rete ha saputo raggiungere momenti di grande capacità comunicativa, in occasione di particolari eventi politici, come quello delle marce di Amsterdam durante il vertice dei capi di Stato europei, e quello del meeting di Venezia dello scorso settembre, in cui tutta la struttura organizzativa, in collaborazione con Tactical Media Crew (www.nexus.it/tmcrew) di Roma e Radio Sherwood di Padova, si è mobilitata per fornire il massimo dell'informazione possibile, testi, immagini, materiali audio, tenendo contatti in tempo reale con il resto del mondo, dalle altre realtà europee, alla contemporanea marcia zapatista a Città del Messico.

Proprio la recente possibilità di utilizzare l'audio via Internet sembra suscitare maggiormente gli interessi della sinistra radicale, tradizionalmente legata alla pratica dell'informazione diffusa dalle "radio di movimento". A-Infos , una mailing list internazionale che costituisce una delle fonti "storiche" dell'informazione antagonista in Internet, ha recentemente avviato un progetto chiamato Radio for All (/www.radio4all.org/radio/italian.htm) che rende possibile un interscambio di notizie in formato audio in varie lingue, liberamente prelevabili per poi essere registrate e irradiate da emittenti locali. Un progetto analogo viene portato avanti da Mark Lynas di One World (www.oneworld.org/media/radio), con un maggior accento sulle notizie provenienti dall'Africa e dalle Ong.

Anche il server Xs4All, che ospita un buon settore della sinistra estrema olandese e non solo, dall'Autonoom Centrum di Amsterdam (www.xs4all.nl/~ac) al Gruppo di Solidarietà con i Prigionieri Politici, ai comitati per il Kurdistan, agli autonomi tedeschi di Radikal, ha aperto il suo spazio audio dando (letteralmente) voce a Radio B92 di Belgrado, nonché alla emittente pirata degli squatters di Amsterdam, Radio Vrije Keyser, che possono trasmettere, stavolta legalmente, in diretta attraverso i canali di Internet.

Questa facilità di comunicazione e la crisi del concetto stesso di nazione fanno sì che le relazioni fra movimenti geograficamente distanti possano saldarsi sempre più strettamente. La lotta dei Sans-Papiers francesi trova spazio sul server di Isole nella Rete oltre che sul sito parigino di Samizdat (www.anet.fr/~aris/index01.html), non in termini di generica solidarietà, ma come riconoscimento del fatto che quella dei sans papiers è una lotta che coinvolge direttamente chiunque si batta per i diritti degli immigrati in un'Europa che non è quella di Parigi o di Roma, ma è quella di Maastricht. Allo stesso modo, il server di movimento spagnolo Nodo 50, lancia dalle pagine del centro sociale El Laboratorio di Madrid (www.nodo50.ix.apc.org/laboratorio) una campagna per l'amnistia ai detenuti politici degli anni '70 in Italia, individuando in essa un segno che indichi la definitiva chiusura di un periodo storico per l'intera Europa.

Sempre sul tema degli anni '70 ha insistito Aut-Op-Sy (jefferson.village.Virginia.EDU/~spoons/aut.html), lista di discussione internazionale in cui la globalizzazione viene osservata attraverso la pratica e la teoria dei movimenti sociali.